
Sembrava, e potrebbe sembrare, un argomento tabù: lo scandianese ed ex premier Romano Prodi nuovo Presidente della Repubblica. D’altronde era stato lo stesso Professore, l’altro ieri, ad affermare recisamente: “Non ho nessuna intenzione di fare il Presidente della Repubblica“.
Ma ormai è la politica stessa che ci ha insegnato a non crederle più. E se può ancora esserci un uomo per tutte le stagioni, da tempo immemore, è proprio lui, Romano Prodi. Che oggi è salito a Palazzo Chigi per intrattenersi un paio d’ore col premier Matteo Renzi. Di cos’avranno mai parlato?
Ufficialmente, di Libia, Ucraina e focolai di crisi internazionale. Ufficiosamente, di tutt’altro. Anzi, pare che il confronto sia rimasto ben ancorato ai confini nazionali. Tutto lascia supporre che, in un momento come questo, in cui è da decidersi il successore di Napolitano – con tutto quello che ne consegue in termini politici – l’argomento all’ordine del giorno sia stato esattamente quello.
Possibile, però, che Prodi, bruciato – più che scottato – dal siluramento ricevuto dalla scarica dei 101 franchi tiratori, sia adesso disposto a passare sopra a tutto, comprese le sue stesse recenti dichiarazioni?
Eh, forse si è parlato proprio di quello. E di una regola aurea: le vie dei palazzi sono infinite.