HomePrima paginaNuova fusione all’orizzonte?Iren gioca una partita sempre più rischiosa

Nuova fusione all’orizzonte?
Iren gioca una partita
sempre più rischiosa

Si avvia verso la conclusione la “telenovela” sul riassetto di Edison. Sabato i principali soci di Delmi, A2A e Iren, ed Edf hanno dato il via libera all’operazione che assegna ai francesi il controllo di Foro Bonaparte, in cambio della cessione di Edipower agli italiani. Giovedì sera la Consob aveva dato il via libera all’Opa di Edf su Edison al prezzo di 0,89 euro ad azione. Un’operazione che si è rivelata però più costosa del previsto: la pace tra Italia e Francia passerà infatti da una spartizione dei costi sull’Opa, dopo che la Consob era intervenuta giudicando il prezzo di vendita troppo basso. Delmi parteciperà finanziariamente all’offerta che Edf lancerà su Edison a un prezzo più alto del previsto. Con un “conguaglio” da 50-55 milioni di euro, Edf e Delmi si divideranno i costi. Intanto, il direttore generale Andrea Viero ventila l’ipotesi di una nuova fusione tra Iren e l’utility friulana Acegas-Aps, che ha un indebitamento che supera i 400 milioni di euro.

Brutte notizie giungono dal mercato e gettano nuove ombre sull’intera operazione: gli ultimi dati sulla domanda elettrica in Italia ad aprile, calata del 6,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, non promettono nulla di buono. Il consumo è risultato in calo del 5,8%. Il dato si confronta con il -4,9% di marzo e il -3,3% del primo trimestre 2012. E’ risultata in forte calo anche la produzione di energia idroelettrica (-29%) e quella termoelettrica scesa del 10%. Uno scenario difficile, che secondo gli analisti, non subirà un’inversione di tendenza nel breve periodo. E’ necessario ricordare che la nuova Edipower si candida a diventare un gigante della produzione di energia elettrica, secondo solo ad Enel. La sua acquisizione comporta pesanti conseguenze per Iren: le minusvalenze legate alla cessione della quota Edison e dell’operazione Edipower sono pari a circa 160 milioni di euro, a fronte di un indebitamento che alla fine dei giochi potrebbe superare i 3 miliardi.

E’ in questo quadro che vanno lette le grandi manovre del direttore generale Andrea Viero in Mediobanca.E’ stato lo stesso Viero a confermare che Iren ha avviato colloqui a livello di manager con l’utility veneto-friulana (Padova e Trieste) Acegas Aps per una fusione che sia in alternativa a un’intesa con Hera.  “Abbiamo avviato dei colloqui con i manager di Acegas”, ha detto Viero all’uscita da Mediobanca. “La nostra proposta è in alternativa a un’ipotesi di aggregazione anche con Hera”, ha aggiunto. Viero ha tuttavia sottolineato che si tratta solo di contatti e che non c’è niente di definito. Acegas ha una storia per molti versi simile a quella di Iren: azienda sana e radicata sul territorio, dopo la quotazione in Borsa e una fusione ha visto in pochi anni aumentare a dismisura il suo indebitamento.

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