HomePoliticaFarmacie comunali, l’allarme del collegio sindacale: “Spesa sociale insostenibile”. Tutti i numeri

Farmacie comunali, l’allarme del collegio sindacale: “Spesa sociale insostenibile”. Tutti i numeri

marchio-fcr-inv1“Si segnala come nell’ultimo triennio la crescita dei servizi socio assistenziali (pari all’8,3% all’anno) sia andata oltre ogni previsione, raggiungendo livelli non più sostenibili attraverso l’ordinaria attività commerciale (cresciuta nello stesso periodo di meno del 1% all’anno)”.

E’ questo l’allarme che viene dal collegio sindacale delle Farmacie comunali riunite, guidato dal presidente Stefano Montanari, e messo nero su bianco nella relazione allegata al bilancio 2016 appena approvato in consiglio comunale. L’allarme è di quelli da non sottovalutare, visto che è contenuto in apposito richiamo di informativa messo nero su bianco dal collegio: fatto abbastanza raro, specie nelle società pubbliche.

Matteo Sassi e Annalisa Rabitti

Matteo Sassi e Annalisa Rabitti in farmacia

In concreto le Farmacie comunali vanno bene: risultato di esercizio in utile di circa 24mila euro (seppur il leggero calo rispetto ai 33mila del 2015), ricavi dall’attività di magazzino a circa 140 milioni di euro, un fatturato della gestione caratteristica aumentato di un milione di euro rispetto al 2015 nonostante il persistere della diminuzione (circa il 3%) della spesa farmaceutica.

Il problema viene non tanto dalla gestione caratteristica quanto dal fatto che il Municipio ha deciso di caricare sull’azienda una serie di servizi di assistenza, dagli anziani ai disabili, che pesano per circa 11,2 milioni. Servizi indispensabili, ma il cui costo aumenta più di quanto non cresca l’attività commerciale. Da qui il richiamo del collegio dei sindaci.

Parole misurate ma nette: “Lo scrivente collegio sindacale – si legge nel documento – ritiene che qualora non fosse possibile riportare nell’immediato futuro la crescita dei servizi socio assistenziale a livelli più consoni all’andamento dall’attività commerciale, si renderà necessario che la contribuzione da parte degli enti committenti diventi strutturale nel tempo al fine di non compromettere l’economicità di Fcr e la sua capacità di stare durevolmente sul mercato”. Già nel 2016 “il risultato del presente bilancio è dipeso dal contributo straordinario di 900mila euro erogato dal Comune di Reggio Emilia”. Senza quel contributo il risultato a fine anno sarebbe stato in passivo. Certo, se quei servizi non li facesse Fcr, resterebbero sempre in carico al pubblico’, come ha rilevato anche il capogruppo Pd in consiglio comunale Andrea Capelli al momento del voto sul bilancio.

Ma anche la presidente di Fcr, Annalisa Rabitti, ha sottolineato che per le Farmacie in prospettiva resteranno delle criticità da affrontare. Innanzitutto “stanno proseguendo – sottolinea Rabitti – a livello nazionale e regionale, le aperture delle nuove sedi farmaceutiche”. E quindi Rabitti ricorda che “come ampiamente espresso anche nei bilanci di previsione si presume che le prossime aperture potrebbero provocare una significativa riduzione delle attività delle nostre farmacie”.

Questo rischio di minori ricavi si intreccia con l’aumento delle spese sociali nel primo scorcio di 2017: “Per quanto riguarda il settore dei Servizi Sociali, è importante evidenziare come alcune attività che stiamo svolgendo per l’Ente proprietario stiano già evidenziando nei primi mesi un andamento di spesa in continua crescita senza che si possa intervenire (minori non accompagnati e area del disagio scolastico)”. Tutti passaggi segnalati in consiglio comunale dalla consigliera Cinzia Rubertelli di Alleanza Civica.

Due curiosità, infine. A bilancio 2016, tra le voci di spesa segnalate percentualmente come in maggiore aumento troviamo le spese di rappresentanza (aumentate del 214% da 21.229 a 66.732 euro annui) e quello delle spese per “omaggi, regali ed erogazioni liberali”, da soli 350 euro a 4.173 euro.

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