Sarà una carta acquisti prepagata lo strumento nelle mani degli emiliano-romagnoli per usufruire del Reddito di solidarietà (Res). Caricata ogni due mesi con un importo da 80 a 400 euro al mese, servirà ai nuclei più poveri con un Isee inferiore ai 3mila euro per pagare le spese cui oggi non riescono a far fronte. Gli uffici di viale Aldo Moro stimano che il provvedimento, che ha appena avuto il “placet” della commissione al regolamento attuativo, potrà riguardare 80mila persone. Prima di diventare realtà, il reddito di solidarietà deve ancora affrontare tre passaggi (essere approvato in giunta, di nuovo in commissione e poi di nuovo nell’aula dell’assemblea) ma entro poche settimane queste risorse potrebbero in effetti arrivare a destinazione.
Per poter ricevere la card, bisognerà essere residenti in Emilia-Romagna da almeno due anni e avere un reddito Isee inferiore ai 3mila euro, oltre a firmare un “patto” per essere coinvolti in un progetto di attivazione sociale e di inserimento lavorativo. Questo sostegno è rivolto a tutti, non solo alle famiglie con figli, ma l’entità del contributo varia per le famiglie numerose. Il minimo previsto di 80 euro, ad esempio, è per i nuclei composti da una sola persona, il massimo di 400 euro è per le famiglie con 5 o più componenti. Non si tratta di un sostegno incondizionato, ma di un aiuto per rimettersi in piedi. Dura al massimo 12 mesi, poi il Res potrà essere rinnovato ma bisognerà aspettare 6 mesi prima di presentare una nuova richiesta.
Per poter avere questo sussidio bisognerà ad esempio garantire che i figli frequentino la scuola dell’obbligo e partecipare ai corsi proposti. Niente Res invece per chi già gode di Assicurazione sociale per l’impiego (Naspi), di assegno di disoccupazione (Asdi) oppure del Sostegno per l’inclusione attiva (Sia). Per destreggiarsi in questa selva di sigle, ci saranno i servizi sociali territoriali che dovranno anche tenere d’occhio i beneficiari affinché rispettino gli impegni presi. Gli sportelli sociali saranno anche quelli che riceveranno la domanda. Per evitare false dichiarazioni, si intende attivare un protocollo con la Guardia di Finanza. Per la vice presidente della Regione, Elisabetta Gualmini, si tratta di «un importante tassello nell’ampio pacchetto di politiche per il contrasto alla povertà».
Raffaele Forte / 18 Marzo 2017
Vivo attualmente con un progetto
Per inserimento al lavoro
ASC insieme ma scadrà ad Aprile
Il mio reddito 2016 è stato di
mille euro quello 2017 non so
Spero davvero di poter usufruire
Della carita ricaricabile
mi spetterebbero €80,00 mensili
/