È iniziata questa settimana la sperimentale chiusura per un mese estivo del punto nascite del reparto di ostetricia dell’ospedale Cesare Magati di Scandiano: questa scelta è per noi inaccettabile e denunciamo un atto di imperio dispotico da parte dei vertici dell’azienda ospedaliera unica di Reggio Emilia.
Sin da ora richiamiamo l’attenzioni delle dormienti amministrazioni comunali del comprensorio ceramiche, con l’obiettivo di evitare compattamente qualsiasi iniziativa futura della Regione Emilia Romagna di sacrificare un reparto che è un fiore all’occhiello guidato dal dott. Lillo Cerami apprezzato in Emilia per la naturalità con la quale concepisce ed indirizza le gestanti al parto. Vi è poi una equipe di medici ed un gruppo di ostetriche che rappresentano una ricchezza per il servizio sanitario dell’intera provincia reggiana.
Noi abbiamo avviato una raccolta firme la scorsa settimana che ha lo scopo di coinvolgere i cittadini che hanno a cuore il punto nascite dell’ospedale Magati e la vita stessa del nostro ospedale.
Presenteremo le sottoscrizioni all’assessore alla sanità regionale, al Presidente della Provincia di Reggio Emilia ed al Ministro della Sanità.
La raccolta ha già trovato grande assenso tra i cittadini; di certo non molleremo la presa e neppure interromperemo la lotta sino a quando avremo la certezza che l’ottima ostetricia scandianese non venga sacrificata per dare slancio alla carriera di qualche direttore generale che con questa scelta condanna una eccellenza.
Non è di certo la congestione dell’ospedale Santa Maria che ci tranquillizza riguardo ai rischi che corrono le gestanti del nostro territorio, anzi invitiamo le future mamme di Reggio Emilia a scegliere l’ospedale Magati per dare alla luce i loro nascituri.
Giuseppe Pagliani capogruppo Terre Reggiane – Forza Italia