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In difesa di Halloween

nodolcetto1Messe di riparazione, appelli degli esorcisti ad evitare il pellegrinaggio notturno al ritmo di “dolcetto o scherzetto?” da parte dei bambini mostruosamente variopinti e diversamente viventi e tanto altro ancora da parte delle autorità ecclesiastiche. Preoccupate, a loro dire, che la festa celtica di area anglosassone di Samhain (una sorta di ultimo dell’anno nel passaggio da una stagione all’altra) soppianti lentamente ma inesorabilmente le celebrazioni cristiane di Ognissanti  e dei Defunti. Ricorrenze cristiane che in realtà hanno soppiantato a loro volta, secoli fa, ferendo qualche colpo, questi antichissimi ed ancestrali riti pagani legati al culto della terra, della fertilità, della vita e della morte. Laddove appunto, per una notte almeno, il confine tra il regno dei trapassati e quello dei vivi non è mai stato così labile.

45 SFIDA Pierino Vs Fantasma Formaggino GiocoMagazzinoPotrebbe forse trattarsi di una specie di rivincita metastorica, per chi crede nell’eterno duello metafisico tra bene e male, ma molto più probabilmente si tratta delle conseguenze di un semplice processo commerciale che sta prendendo piede per il crescente gradimento dei temi del mistero e dell’occulto, associati ad una sana botta di vita pre-carnevalesca in costume cadaverico. Si sa l’Italia non è mai stata troppo insensibile al tam-tam pop proveniente dagli Stati Uniti e dintorni. Tutto qua: nessuna congiura demoniaca per accaparrarsi il più alto numero di anime possibili con la scusa di apparentemente innocue zucchette. Nessuna reale profanazione di cimiteri o schernimento di cadaveri e men che meno un’atmosfera evocativa del caro estinto nella pericolosa ricerca di un punto di frattura nel delicato equilibrio naturale. Credenze, queste sì al limite della superstizione, da spiritista decotto di fine ‘800.

La Chiesa invece con questa lettura da complotto delle tenebre sembra esagerare un tantinello provocando l’effetto esatto contrario rispetto all’affermato intendimento di partenza; attribuire ad Halloween una valenza trascendentale che assolutamente non ha. Ne ha invece una, ed enorme, di carattere culturale. Non solo perché riporta al centro di un week-end, seppur al motto di “trick or treat?” e perditempo travesti da zombie, mummie, lupi mannari e streghe, l’inesauribile domanda sul senso dell’esistenza (nel suo rapporto col diverso e con chi non c’è più. in una parola con la morte, filone che ha attraversato l’ambito filosofico e letterario regalando all’umanità tra le cose migliori e più affascinanti mai scritte, anche nell’ambito della scrittura per l’infanzia). Ma anche perché accomuna trasversalmente le tradizioni di gran parte degli abitanti del pianeta accomunandoli nelle loro caratteristiche festose, mortifere e vitali al tempo stesso.

Aldilà e aldiqua hanno lo stesso orizzonte e le dimensioni coincidono, nella più umana della sequenze: “Ce tant dure la muart?”, si chiede la poetessa friulana Ida Vallerugo. “L’importante è che la morte ci trovi vivi”, risponde l’autore umorista Marcello Marchesi.

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