
24 nomi (compreso il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio) e altrettanti ruoli. Il premier incaricato SuperMario è salito al Quirinale, ha sciolto la riserva e, dopo una trentina di minuti alle ore 19.45 ha letto l’elenco in diretta con le cucine degli italiani. Un esecutivo tecnico di alto profilo istituzionale, ma anche più politico di quanto si potesse immaginare (tutti dentro e tutti contenti, da sinistra a destra: è stato fatto un egregio lavoro di bilancino). Parità di genere così così: 16 uomini (2/3) e 8 donne (1/3). Ora la parola passa al Capo dello Stato Mattarella, che dovrà consacrare la lista e dare il via libera.
Di Maio (Esteri e cooperazione internazionale)
Lamorgese (Interno)
Cartabia (Giustizia)
Guerini (Difesa)
Franco (Economia e finanze)
Giorgetti (Sviluppo economico)
Patuanelli (Politiche agricole)
Cingolani (Transizione ecologica)
Franceschini (Cultura)
Messa (Università e ricerca)
Bianchi (Istruzione)
Orlando (Politiche sociali)
Giovannini (Infrastrutture e trasporti)
Speranza (Salute)
Garavaglia (Turismo)
Colao (Transizione digitale)
D’Incà (Rapporti col Parlamento)
Brunetta (Pubblica amministrazione)
Gelmini (Affari generali e autonomia)
Carfagna (Sud e coesione)
Dadone (Politiche giovanili)
Bonetti (Pari opportunità e famiglia)
Stefani (Disabilità)
Garofoli (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio)