HomeAttualitàIl Sole 24 Ore contro il sol dell’avvenire: pecunia non olet ma quella cinese puzza fortemente di diritti violati

Il Sole 24 Ore contro il sol dell’avvenire: pecunia non olet ma quella cinese puzza fortemente di diritti violati

Buona Domenica delle Palme e buon Ramadan con questa cartolina dalla più compiuta democrazia (ed unica in Medio Oriente) del mondo, Israele, dove in questi giorni una folla oceanica e pacifica ha (per ora) fermato la riforma della Giustizia mettendo in crisi il Governo Netanyahu (in Francia ad esempio volano le manganellate e Macron tira dritto). Nella foto un soldato musulmano di Tsahal, l’esercito israeliano, prega rivolto alla Mecca. Qual è l’unica città medio-orientale in cui questo aprile musulmani, ebrei e cristiani potranno celebrare Pasqua e Ramadan in santa pace? Provate ad indovinare. La paura di indebolire pesantemente Israele in un contesto dove resta circondato da Paesi come Iran, Siria, formazioni terroristiche come Hezbollah ed Hamas che lo vogliono cancellare dalla faccia dalla terra, ha per ora prevalso su tutto. Per ora. Perché la democrazia è un bene fragile che tutti dovremmo impegnarci a custodire

Eppur qualcosa si muove nelle coscienze delle vecchie democrazie alle prese con un sempre più evidente tentativo di Stati imperialisti ex comunisti (in modo particolare ma non solo) di imporre modelli culturali dittatoriali di stampo pre-monarchico. Il comitato di redazione del più importante quotidiano economico italiano, prende fortemente le distanze, in nome dei valori democratici appunto, dall’inserto del loro giornale del 4 dicembre “Focus China”, agiografico per ovvi motivi di commissionamento. Tra le altre cose, i giornalisti del Sole (non quello dell’avvenire ma quello della contemporaneità, ndr), scrivono: “fare da cassa di risonanza ai messaggi di uno Stato dove il pluralismo politico è nullo, la libertà di espressione e il diritto di critica mai riconosciuti, il diritto anche all’esistenza di minoranze negato, autore di una politica estera aggressiva e imperialista, è a nostro giudizio più che inopportuno, pericoloso”. Nel suo piccolo, 7per24 solidarizza ampiamente e profondamente coi colleghi del Sole (non quello dell’Avvenire, come sempre) e invita i politici, gli imprenditori, i giornalisti reggiani a prendere esempio dalla vicenda. Intanto noi attendiamo con pazienza di sapere se il cantante Vasily Ladyuk, quello preferito da Putin (che ha recentemente paragonato la Nato al nazismo) e dagli epigoni del Kgb che l’hanno pure premiato per l’alto valore educativo delle truppe (avvelenatrici degli oppositori politici, ndr), inaugurerà o meno la prossima stagione del Valli nel Don Carlo di Verdi. Teatri, se ci siete, battete un colpo prima che la vicenda vi scoppi tra le mani. Grazie.

 

Ecco il comunicato del cdr del Sole 24 Ore

“Care lettrici, cari lettori,

La reazione di “Lomano Plodi” al comunicato del cdr del Sole 24 ore (satira?)

prendiamo fortemente le distanze da quanto pubblicato sul Sole 24 Ore di domenica 4 dicembre sotto il titolo «Focus China»: quattro pagine di giornale sono state dedicate a propagandare risultati, prospettive e forza attrattiva dell’economia cinese. Non con servizi giornalistici, ma nell’ambigua forma del “publiredazionale”, dove contenuti pubblicitari vengono tradotti in una grafica che crea un evidente rischio di confusione per chi legge.

A non essere indicata chiaramente su quelle pagine, oltre alla matrice pubblicitaria, è anche la committenza, mentre chiarissimi sono i contenuti ed eloquenti i titoli (“Gli importanti risultati dell’economia cinese nell’ultimo decennio”, “La crescita di qualità della Cina”, “Un salto storico dell’economia cinese nella nuova era”, “Cina e Ue rafforzano la sinergia nelle strategie di sviluppo”, “Il commercio estero cinese è stabile e va lontano”), tanto da fare pensare senza troppe difficoltà a un investitore istituzionale, soprattutto in un Paese dove tra sistema economico e apparato politico il confine è assai labile, se non inesistente.

E allora, fare da cassa di risonanza ai messaggi di uno Stato dove il pluralismo politico è nullo, la libertà di espressione e il diritto di critica mai riconosciuti, il diritto anche all’esistenza di minoranze negato, autore di una politica estera aggressiva e imperialista, è a nostro giudizio più che inopportuno, pericoloso.

A peggiorare le cose c’è la recidiva: tempo fa analoghe pagine vennero pubblicate, ce ne lamentammo anche allora e venne preso l’impegno di informare preventivamente la rappresentanza della redazione e di concordare almeno la forma, se non i contenuti. Impegno non mantenuto. Le esigenze del conto economico non possono prevalere su ogni altro tipo di considerazione.

Il Comitato di redazione del Sole 24 Ore”.

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