
Per capire che aria tirasse a Reggio dopo la candidatura ufficiale di Stefano Bonaccini alla segreteria nazionale del Pd, siamo andati a sbirciare, facendoci un po’ di violenza, sulla pagina facebook del segretario provinciale, il prof.Massimo Gazza da Boretto. Ohibò, ci siam detti, ma come? Reggio risponde “presente” con malcelata eccitazione ad ogni stormir d’annunciata discesa in campo di ogni segretario in pectore e qui niente?

Buon per lui e per tutti noi, che il segretario Massimo Gazza, qui in versione Jack Nicholson di Shining, non abbia mai conosciuto i rigori dell’inverno russo
Proprio niente però non è esatto. Qualcosina di interessante abbiamo trovato: un bel post contro la Finlandia di Sanna Marin (odiata dai russi e dai putiniani locali) che alza il muro ad est, the wall. E Bonaccini niente, uno dei pochi amministratori Pd degli ultimi decenni che pare tenesse testa per gradimento a quelli sbandierati in Veneto dalla Lega? Siamo andati a rivedere la storia recente, quella che il prof.Gazza dovrebbe insegnarci e abbiamo ripassato che la Guerra di Inverno 1940, cioè l’invasione della Finlandia ad opera dell’Urss di Stalin causò, tra civili e militari, la morte ed il ferimento di 500 mila persone, si concluse con un sostanziale “pareggio” ma i finlandesi furono costretti a cedere parte dei loro territori ai Russi, cioè gran parte della Carelia che da allora è russo/sovietica. Da quel dì, per evidenti motivi, resi oggi evidentissimi dalle mire criminali espansionistiche di Putin, l’organizzazione militare difensiva della Finlandia è finalizzata a proteggere il Paese da nuovi attacchi da est. La Finlandia della Marin (che ha appena firmato un appello congiunto col premier polacco Morawiecki “contro la Russia a sostegno degli Ucraini che lottano per la loro libertà ma anche per i valori e la sicurezza dell’Europa”) ha un governo di centrosinistra, alleanza tra Centro, Socialdemocratici e Verdi, tra i più moderni, progressisti e democratici al mondo.
Di più: in caso di invasione della Russia (che da quelle parti non ritengono poi evento così remoto), ogni singolo finlandese sa già che dovrà far saltare un determinato ponte o minare una strada specifica. E’ una formazione particolare che ogni cittadino della Finlandia riceve durante il servizio militare: ognuno sa già cosa fare nel campo del sabotaggio se i Russi invadessero, senza aspettare ordini dall’alto. Probabilmente ed anche comprensibilmente oltre che fortunatamente, nella Bassa reggiana non ci si rende conto appieno di cosa voglia dire a) essere invasi da Stalin b) vivere 80 anni coi carri armati e i missili dell’Urss al confine c) vivere 25 anni con Putin al confine che nel frattempo invade e devasta nell’ordine Cecenia, Georgia, Siria e Ucraina.
Tornando a vicende semmai un po’ pallosine ma di certo meno tragiche, abbiamo già capito che aria tira a Reggio: oltre al solerte Andrea Rossi, che di Bonaccini è stato segretario in Regione e che ha rilanciato post di buon lavoro, anche il sindaco di Reggio Luca Vecchi annuncia il suo sostegno bonacciniano. Dagli altri silenzio che in questo caso difficilmente s’ha da leggere come assenso. Poi c’è un tweet sibillino il giusto di Pierluigi Castagnetti che guida ancora una parte importante della maggioranza di casa nostra. Contro chi si candida alla guida del partito senza manco esserne iscritto, in questo caso Ely Schlein. Una sorta di monito alle derive da evitare di un Pd sempre più nel pallone in fatto di valutazioni storiche e conseguenti scelte verso la modernità.
Annigoni / 22 Novembre 2022
Essendo io di destra mi spiace che si sia candidato perchè è bravo, magari il PD torna a vincere .-)
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