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Anziani, in Emilia-Romagna sono più di un milione

Sono oltre un milione gli anziani residenti in Emilia-Romagna, pari al 23,4% della popolazione. Di questi, 553mila sono ultra 75enni, 338 mila ultra 80enni (7,6%). Negli ultimi 20 anni l’aspettativa di vita è aumentata di 6 anni per gli uomini e di 4 anni per le donne, e aumenterà ancora per i prossimi venti anni. Numeri più o meno simili si riscontrano in tutto il Paese. L’invecchiamento della popolazione è una realtà in espansione che, insieme all’impoverimento diffuso, va considerato come primo “nuovo rischio sociale”.

Questo è il quadro all’interno del quale opera l’associazione di promozione sociale Ancescao (Associazione nazionale centri sociali, comitati anziani e orti) che ha organizzato la propria Assemblea nazionale a San Marino.
Al centro del dibattito l’attività di sostegno alle persone anziane per esprimere al meglio le loro potenzialità di benessere fisico, sociale e mentale lungo l’intero ciclo di vita e giocare attivamente il loro ruolo all’interno della società.

Nell’ambito delle proprie politiche a favore degli anziani, la Regione Emilia-Romagna sostiene la partecipazione delle persone anziane alla vita della comunità, valorizzandone il ruolo e favorendo lo sviluppo di opportunità di aggregazione e di rapporti intergenerazionali, promuovendo stili di vita sani, solidali e ricchi di relazioni nel corso di tutta la vita.
Contestualmente, attraverso la realizzazione di un sistema organico ed efficiente di servizi sociosanitari e promuovendo il mantenimento degli anziani nel proprio contesto abitativo, familiare e sociale, la Regione aiuta questi cittadini, in buona salute o non autosufficienti, a trovare risposte adeguate alle personali esigenze.
Tra gli interventi più significativi lo sviluppo dei servizi di domiciliarità, quello delle reti familiari di cura e il riconoscimento del ruolo dei care-givers e le risorse del Fondo regionale per la non autosufficienza, che negli ultimi anni con oltre 120 milioni all’anno si sono aggiunte ai 300 milioni di euro del Fondo sanitario regionale. In nove anni dall’avvio del Fondo, nel 2007, le risorse aggiuntive impegnate sono state di oltre 1 miliardo di euro (1,08 miliardi).

Come Regione – sottolinea il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccinivogliamo nei prossimi anni favorire ancora di più la partecipazione dei cittadini, sia come singoli che nelle loro forme associative, nell’elaborazione delle politiche pubbliche. L’esempio di Ancescao ci aiuta a dire alle giovani generazioni che esistono modelli culturali diversi, ricchi, profondamente umani. Modelli di coesione sociale, di cittadinanza attiva, di disponibilità all’altro. È un antidoto necessario contro l’individualismo da un lato e la solitudine dall’altro”.

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